Settore scientifico disciplinare MED/36 – Diagnostica per Immagini e Radioterapia
Responsabile Alberto Cuocolo
Tema della ricerca Patologie Cardiovascolari
Progetto di ricerca
  1. Metodiche non invasive per la valutazione della riserva del flusso coronarico
  2. Valutazione del rischio cardiaco e la sua variazione temporale
  3. Confronto delle metodiche di imaging cardiaco non invasivo nei pazienti con infarto miocardico

 

Breve descrizione
  1. La valutazione tramite metodiche non invasive della riserva del flusso coronarico (CFR) può avere interessanti risvolti sia a scopi clinici che di indagine diagnostica. Abbiamo validato una metodica per stimare la CFR con l’utilizzo di traccianti per Tomografia ad Emissione di Singolo Fotone  (SPECT) al fine di ottenere dati per la valutazione quantitativa funzionale della malattia coronarica ( CAD ). Lo scopo di quest’attività e’ stato quello di focalizzarsi sulle applicazioni cliniche di tale approccio. Abbiamo valutato l’influenza dei fattori di rischio del CFR nei pazienti con CAD in cui era coinvolto un solo vaso, in pazienti con malattia arteriosa periferica, in pazienti con ipertensione non trattata, e nei pazienti diabetici senza stenosi su angiografia coronarica. Recentemente, abbiamo confrontato diversi metodi per la stima della CFR con l’utilizzo della SPECT.

 

  1. La valutazione dell’estensione e della severità dell’ischemia stress-indotta utilizzando metodiche di imaging di perfusione miocardica con SPECT è stato dimostrato essere efficace per classificare i pazienti con CAD nota, ed inoltre, una guida di riferimento per la caratterizzazione della patologia. Il nostro gruppo di ricerca ha valutato dei fattori di predizione e temporali caratteristici su pazienti con rischio cardiaco sottoposti a stress- test SPECT dopo procedure di rivascolarizzazione coronarica dopo intervento coronarico percutaneo e bypass aorto-coronarico. I risultati dei nostri studi hanno indicato che le variabili cliniche e lo stress-test con SPECT eseguito dopo le procedure di rivascolarizzazione coronarica sono utili per caratterizzare il rischio di eventi cardiaci e la sua variazione nel tempo. Modelli parametrici di sopravvivenza sembrano essere utili per stimare la predizione temporale del rischio e i livelli di rischio a specifici intervalli di tempo successivi alla rivascolarizzazione. Il nostro gruppo è anche il promotore e il coordinatore di un trial prospettico progettato per valutare l’impatto di ischemia stress-indotta da SPECT di (trial IDIS) in pazienti diabetici sia con CAD nota che sospetta.

 

  1. L’utilità di ogni procedura di imaging dipende dalla sua riproducibilità interpretativa, che è uno dei fattori piu’ importanti per l’utilizzo di un test. Abbiamo valutato se l’inspessimento della parete cardiaca analizzata tramite gated SPECT fosse utile nel prevedere il recupero funzionale dopo rivascolarizzazione nei pazienti con malattia coronarica. E’ stato confrontato il valore prognostico dato dalla metodica di scarico pre ecocardiografia da stress con dobutamina (DSE) e la metodica di SPECT con dobutamina in pazienti che avevano avuto in precedenza infarto del miocardio. Inoltre, abbiamo valutato le relazioni tra la vitalità miocardica, alterazioni del ventricolo sinistro (LV) frazione di eiezione dopo rivascolarizzazione coronarica e la sopravvivenza a lungo termine nei pazienti con precedente infarto miocardico e disfunzione ventricolare sinistra. I pazienti che avevano subito infarto del miocardio, e che mostravano all’esame SPECT la mancanza di malattia residua ischemica venivano classificati come pazienti a basso rischio e un risultato negativo sullo stress test SPECT era superiore ad un accertamento negativo sul DSE. Il nostro gruppo ha anche paragonato la riproducibilità interpretativa di DSE e lo stress SPECT in pazienti sottoposti a DSE e SPECT subito dopo un primo infarto miocardico acuto. Nei pazienti con precedente infarto miocardico, abbiamo dimostrato che la presenza di miocardio vitale valutato tramite l’utilizzo di SPECT con nitrato è un elemento predittivo di eventi cardiaci a lungo termine, anche in assenza di ischemia inducibile, e il rischio aumenta con il grado di estensione  di vitalità. Abbiamo mostrato che in molti pazienti il valore prognostico ottenuto dalla SPECT post somministrazione di nitrato è comparabile a quella di imaging metabolico di Tomografia ad Emissione di Positroni. Infine abbiamo dimostrato che nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra ischemica la valutazione della vitalità con l’utilizzo di nitrato SPECT fornisce informazioni prognostiche superiori rispetto a quelle ottenute da variabili angiografiche, cliniche e funzionali e dati di riferimento SPECT.
 
Risultati L’attivita’ di ricerca e’ documentata da circa 300 pubblicazioni su riviste internazionali a severo controllo redazionale censite sull’Index Medicus/Pub Med, un libro e oltre 50 capitoli di libro, monografie, atti di congressi e trattati. E’ autore o co-autore di oltre 500 riassunti di relazioni e comunicazioni a congressi internazionali e oltre 500 riassunti di relazioni e comunicazioni a congressi nazionali. Ha organizzato, dirige e coordina un gruppo di giovani ricercatori e borsisti del Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e della Sezione di Bioimmagini dell’Istituto di Biostrutture e Bioimmagini del Consiglio Nazionale delle Ricerche. L’attività del gruppo di ricerca da lui diretto e coordinato è documentata dalla produzione di numerose pubblicazioni scientifiche. La qualità dell’attività di ricerca svolta dal prof. Alberto Cuocolo e dal gruppo di ricerca da lui coordinato Ë documentata da un valore di impact factor superiore a 1200 e dalle 6854 citazioni nella letteratura scientifica internazionale con un H-index di 40 (Google Scholar). E’ inserito nella classifica dei Top Italian Scientists (TIS) della VIA-Academy (www.topitalianscientists.org).
Principali pubblicazioni degli ultimi 2 anni
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