Dott. ML LOSI

Centro di ricerca:  Cardiologia – Laboratorio di Ecocardiografia

Temi di ricerca:        

  • Outcome ed ipertensione;
  • Fisiopatologia cardiaca nelle ipertrofie secondarie;
  • Markers ecocardiografici e clinici di prognosi nella TAVI e nel post-infarto
  • Progettazione di prototipo Echo-Holter

Progetti di ricerca:

  • In Collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Ricerca per l’Ipertensione

Arteriosa e le Patologie Associate della Federico II:

  1. Determinanti dello sviluppo di fibrillazione atriale in pazienti ipertesi;
  2. Determinanti dello sviluppo di dilatazione atriale in pazienti ipertesi;
  3. Score di rischio di sviluppo di fibrillazione atriale nella popolazione ipertesa campana
    1. In Collaborazione con la Nefrologia della Federico II: Ipertrofia ventricolare e fibrosi miocardica in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale
    2. In Collaborazione con il Laboratorio di Emodinamica del Nostro Dipartimento e con il Centro Interdipartimentale di Ricerca per l’Ipertensione della Federico II

Arteriosa e le Patologie Associate della Federico II: Ipertrofia e disfunzione diastolica come  determinanti della stenosi aortica severa a bassi gradienti e normale frazione di eiezione:

    1. In Collaborazione con il Laboratorio di Emodinamica del Nostro Dipartimento: Determinanti dell’outcome post TAVI
    2. In Collaborazione con il Laboratorio di Patologie Vascolari del Nostro Dipartimento: Sclerosi aortica come marker di aterosclerosi diffusa nel post-infarto;
    3. Trombosi ventricolare sinistra nel post-infarto: trattamento e determinanti

 

  • In Collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale, in particolare con il Professore Francesco Marulo: sviluppo di un prototipo wireless per la registrazione continua di alcuni parametri ecocardiografici.

Risultati:

    1. Lavoro completato sottoposto a revisione. I pazienti ipertesi con alto numero di prescrizioni di farmaci antiipertensivi, con più alti valori pressori di base, BMI, massa ventricolare sinistra, stiffness arteriosa e dilatazione atriale sinistra, rappresentano un fenotipo a rischio elevato di sviluppare fibrillazione atriale. In questo sottogruppo di pazienti i diuretici hanno un effetto protettivo, riducendo il rischio di circa il 50%.
    2. Progetto in via di stesura. Il progetto si basa sulla evidenza nell’animale che il rimodellamento atriale ha come primum movens lo stretch parietale. Pertanto sarà misurato lo stretch atriale, tramite la valutazione del volume massimo e minimo, in circa 5000 pazienti ipertesi e se ne valuterà, insieme ad altri parametri clinici ed ecocardiografici, il ruolo nel determinare la dilatazione atriale
    3. Progetto in via di stesura. Sono stati sviluppati score di rischio per lo sviluppo di fibrillazione atriale in popolazioni sia del nord dell’America che dell’Europa, che spesso mal si adattano alla nostra popolazione. Pertanto saranno applicati sia i criteri anglosassoni sia quelli da noi formulati, al fine di ottenere la migliore stratificazione prognostica per questa aritmia, la cui incidenza sta aumentando anche in decadi di vita non avanzate.
    1. Studio in atto. Risultati ancora con disponibili. Lo studio dell’ipertrofia e della fibrosi miocardica in pazienti emodializzati è già stato pubblicato dal nostro laboratorio. Lo scopo dell’attuale ricerca è di verificare se i pazienti sottoposti a dialisi peritoneale abbiano un adattamento cardiovascolare migliore, ovvero meno ipertrofia e meno fibrosi rispetto ai pazienti sottoposti ad emodialisi
    2. Studio in atto. Risultati ancora con disponibili. La stenosi aortica moderata o severa “low-flow low-gradient normal ejection fraction” è una nuova entità nosografica, anche se discussa, i cui determinanti non sono stati ancora chiariti. Abbiamo quindi iniziato a studiare pazienti con stenosi aortica moderata o severa con normale frazione di eiezione afferenti ai nostri Ambulatori, al fine di misurare eventuali variazioni dello stroke volume e della funzione diastolica durante manovre di loading e unloading. Ciò al fine di valutare in quale range di stenosi aortica queste variazioni risulteranno maggiori e quali ne sono i determinanti.
    1. Studi accettai per la pubblicazione su riviste internazionali, ovvero American Journal Cardiology ed International Journal of Cardiology. Sono state effettuate due metaanalisi per indagare i fattori prognostici post-TAVI. I due studi dimostrano come, sia la frazione di eiezione del ventricolo sinistro che l’insufficienza mitralica sono predittori di prognosi sfavorevole, indipendentemente dal loro miglioramento post-TAVI. Queste osservazioni potranno aiutare nella stratificazione del rischio nel paziente con stenosi aortica severa.
    2. Lavoro completato che a breve verrà sottoposto a revisione. La presenza di calcio valvolare, mitralico o aortico, è associato ad aterosclerosi diffusa, ovvero a livello carotideo e periferico, in pazienti con primo evento coronarico. L’associazione risulta altamente significativa con aterosclerosi carotidea e degli arti inferiori emodinamicamente significativa. Il calcio valvolare è un marker migliore rispetto al diabete ed alla malattia coronarica multivasale. A breve inizierà anche il lavoro sull’outcome negli stessi pazienti.
    3. Lavoro sottoposto a revisione che ha sviluppato una revisione critica delle linee guida nel trattamento della trombosi ventricolare post- infartuale. Il lavoro è stato redatto dopo l’osservazione di alcuni casi di trombosi ventricolare risoltisi e riformatisi, nonostante l’applicazione del trattamento delle linee guida internazionali. Da questa osservazione è nato anche il progetto di analizzare il decorso dei pazienti con trombosi ventricolare sinistra sia prospetticamente sia restrospettivamente, ovvero analizzando i pazienti inseriti nel data base dell’UTIC a partire dal 2010, epoca in cui erano già disponibili i nuovi antiaggreganti. Il lavoro conta di arruolare almeno 50 pazienti.

 

  • Progetto , attualmente di fattibilità, in attesa di valutazione da Horizon 2020 , che comunicherà l’esito il 18 Settembre c.a.. Il progetto NOBLE (NOrmal life BLood flow vElocities) si propone di sviluppare un sistema (wireless T-shirt), capace di registrare, da un minimo di 12 ad un massimo di 24 h ore, velocità transvalvolari durante la daily life del paziente, quindi non in condizioni di riposo o di esercizio fisico al tapisroulant o alla cyclette, che attualmente rappresentano le due condizioni estreme in cui viene studiato un paziente negli ambulatori di Cardiologia.